Ieri è stata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fortemente sentita quest’anno anche in luce dell’ultimo caso di femminicidio della giovane Giulia Cecchettin, ed è da questo spunto che ci è venuto di mente di condividere con voi una riflessione sull’importanza delle co-terapie, e precisamente della Pet Therapy come strumento educativo.

Introduzione

L’aggressività (e quindi anche i comportamenti violenti, comprese le violenze di genere) hanno radici tanto profonde quanto complesse, ma potremmo identificarle, semplificando, come provenienti da un “muro”, un’ostacolo alla propria volontà: persone incapaci di sostenere e accettare limitazioni ai loro desideri, ad accettare il dolore di una perdita, di accogliere la disperazione o la vergogna, per poi rialzarsi. Sono persone a cui non è stato insegnato a gestire le emozioni negative, la frustrazione, il dolore, la vergogna e a vedere ed accettare i propri limiti.

E come possiamo evitare che tutto questo succeda?
In molti trovano come risposta “l’educazione scolastica”, ma in che modo la sola istituzione scolastica può modificare dei fattori socio-culturali così profondi, se poi al di fuori di essa (e dunque nel contesto ambientale) i segnali sono contradditori?

E’ da qui che nasce l‘esigenza di impegnarci a creare una rete educativa più ampia, fatta sì dalla scuola ma anche dagli spazi ambientali: a casa, con gli amici, nello sport, nelle attività extra-scolastiche: la Pet Therapy (più correttamente Interventi Assistiti con l’animale) può essere un ottima attività educativa per bambinə, ragazzə e adulti.

La Pet Therapy e la sua importanza nell'educazione affettiva, emotiva e relazionale

La relazione con l’animale, guidata da professionisti esperti in ambito socio-sanitario e/o socio-educativo, presenta delle importanti valenze di tipo educativostimolativo, di sostegno, di decentramento e di indirizzo. In altre parole è in grado di apportare importanti contributi per favorire un percorso migliorativo della persona. Le IAA donano quindi degli strumenti in grado di sviluppare “condotte prosociali” (ossia le azioni compiute al fine di ottenere effetti positivi e benefici su altre persone ) e a sviluppare l’intelligenza emotiva, self-confidence e self-compassion.

I benefici della Pet Therapy  in ambito emotivo-relazionale

I percorsi insieme agli animali co-terapeuti e all’interno dei nostri progetti (che potete trovare qui) ci permettono dunque di lavorare proprio sull’educazione/riabilitazione emotivo-relazionale; educare all’emotività, all’affettività e alla relazione vuol dire innanzi tutto lavorare su tutti quei meccanismi che stanno alla base dello sviluppo di disregolazioni emotive/comportamentali: bisogna imparare ad essere consapevoli e fiduciosi delle proprie risorse emotive, delle proprie imperfezioni, vulnerabilità e fragilità.

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